Chi ha visitato l’Ungheria, non puó non conoscere il nome „Széchenyi”. Si incontra questo nome mentre si visitano il Ponte delle Catene, l’Accademia delle Scienze, il Museo Nazionale, la Biblioteca Széchényi e la famosa Funicolare del Castello, anche se non tutti questi monumenti furono costruiti grazie allo stesso membro della nobile famiglia. Il padre del piú grande politico magiaro del XIX secolo, conte Ferenc Széchényi offrí la sua unica collezione di libri e documenti alla nazione ungherese nel 1802.

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Il suo ufficio aveva sede a Vienna, così anche la sua la famiglia visse in questa città, anche István ed i suoi due fratelli e le due sorelle parlavano meglio il tedesco che l’ungherese. István, il figlio piú piccolo infatti scrisse il suo diario sempre in tedesco, anche se studió molto per poter corrispondere in ungherese e pubblicare i suoi libri nella sua madre-lingua.

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Il conte da giovane viaggió tanto in Europa Occidentale e vedendo le differenze tra i paesi come Francia, e Inghilterra rispetto all’Ungheria volle aiutare la sua Patria. Il primo passo fu la fondazione dei corsi di cavalli e di un club grazie questo all’imperatore austriaco Francesco I ed al governatore dell’Ungheria arciduca Giuseppe.

In seguito, al Parlamento ungherese nel 1825 il conte offrí il suo reddito di un anno (circa 60 000 fiorini) per costruire un’accademia delle scienze presso la quale, i nobili magiari residenti in Austria, potessero imparare l’ungherese. Anche altri membri dell’aristocrazia, come il conte György Andrássy ed il conte György Károlyi offrirono fondi per questo scopo, e sei anni dopo la societá divenne operativa. Il bellissimo palazzo neorinascimentale che si puó ammirare oggigiorno presso la Piazza Széchenyi venne edificato nel 1865.

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Nel 1827 il conte István Széchenyi consiglió la costruzione di un casinò nazionale dove la domanda economica e politica potessero essere piú al centro dell’attenzione. I primi membri aderenti furono 45, alla fine del secolo essi divennero più di cento tra i quali Rodolfo, il principe ereditario della Monarchia Austro-Ungarica ed Albert Edward principe del Wales. Il casinò fu di contributo alla ricerca dell’identitá nazionale.

 

Il monumento storico piú conosciuto e collegato al nome Széchenyi é il Ponte delle Catene. La costruzione cominció nel 1842 e venne aperto al pubblico il 20 novembre 1849. L’archietto fu lo scozzese Adam Clark a cui l’imperatore Ferdinando V offrí anche il titolo nobiliare. Il Ponte delle Catene Széchenyi divenne il simbolo anche dell’unificazione di Pest, Buda ed Óbuda nel 1873 visto che all’epoca era il solo ponte tra i due lati della capitale ungherese (il secondo, il Ponte Margherita fu costruito tra il 1872 e il  1876). Purtroppo István Széchenyi non poté mai vedere finito il ponte che porta il suo nome.

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Grazie a tutti questi sforzi che fece per aiutare la sua Nazione, durante la rivoluzione del 1848-49 il conte Széchenyi divenne il ministro dei trasporti. Non essendo un radicale e pienamente in  accordo con la rivolta contro l’Impero Austriaco, tenne il suo ministero solo per cinque mesi . Durante quei cinque mesi si adoperò continuamente per ottenere l’accordo e la pace con la dinastia asburgica, anche perché sua moglie, contessa Crescence Seilern era austriaca. Széchenyi perse con il tempo la nozione della realtá, dal 1849 esso in seguito alla sua malattia mentale venne internato in un manicomio. Il conte morí nel 1860, venne seppellito a Nagycenk, nel podere della sua famiglia.

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Il suo figlio piú piccolo, Ödön fondó l’associazione nazionale dei pompieri, l’associazione dei marinai di Budapest e l’associazione dei commercianti. La costruzione della Funicolare del Castello nel 1870 é associata al suo nome. Questa funicolare fu la seconda funicolare in Europa ed oggigiorno é protetta come  Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

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3 thoughts on “Conte István Széchenyi, il piú grande ungherese

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