In Ungheria vi sono numerose danze folcloristiche che potete ammirare durante il vostro soggiorno a Budapest in qualche programma di folclore tenuto la notte oppure in alcune feste che avvengono in campagna, per esempio durante la Pasqua a Hollóháza dove ancora rivivono le abitudini ungheresi.

La maggior parte di queste danze é fatta da gente vestita in abiti tradizionali molto colorati che andavano di moda in campagna nel XIX. secolo. Ma esiste una danza che potete vedere molto raramente nei programmi folcloristici e mai in campagna. Questa danza si chiama “Palotás”.

La danza Palotás era conosciuta fin dal XV. secolo, molto diversa dalle altre danze europee come La Sarabande, Pavane, Allemande o in seguito Menuet. Della storia, la nascitá, lo sviluppo della Palotás sappiamo poco, probabilmente essa era una danza ballata ad un ritmo piú veloce e “leggero” rispetto ad altre in voga in quel periodo. Era un ballo danzato solo dalla nobitá e presso la corte reale ungherese. Siccome qualche volta anche gli uomini di Chiesa participavano a questa danza, essi potevano usare il loro fazzoletto anziché toccare la mano delle dame perché questo gesto a loro era vietato.

Nel XVII. secolo la Palotás veniva ballata solo nella Transilvania e presto venne dimenticata perché altre nuove danze arrivarono in Ungheria dall’Europa Occidentale. Soprattutto la musica e le danze francesi, austriache e tedesche influenzarono la cultura ungherese in quel periodo perché Ungheria era divenuta la parte dell’Impero Sacro Romano nel 1686.

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La Palotás ebbe la sua etá d’oro dalla fine del XVIII. secolo. All’inizio del XIX. secolo l’identitá nazionale divenne piú forte in Ungheria e quindi anche il folclore riprese nuovamente importanza. Possiamo vedere questa tendenza anche nella politica, nella moda degli abiti, nelle arti ed anche nelle danze dell’epoca. Questo fu il periodo della famosa danza folcloristica ungherese chiamata “Csárdás”. La Csárdás era la danza dei contadini (il nome deriva dalla parola “csárda” che significa locanda ungherese); mentre la Palotás rimase la danza della nobiltá, della classe medio-alta e del borghese. Il nome della danza letteralmente significa palazzo, ma nella lingua antica-ungherese palazzo aveva un altro significato rispetto a quell’odierno. Con palota (palazzo) si intendeva il salotto da ballo in un castello o dimora.

La Palotás rimase un ballo di gruppo come fu anche all’inizio della sua storia e mostró ancora un’atmosfera allegra e galante. Nel XIX. secolo essa diventó la danza tradizionale d’apertura ai balli. La coreografia fu fatta dal maestro di ballo Samu Tóth nel 1860. Dopo l’Ausgleich (Compromesso) tra Austria ed Ungheria nel 1867, ballare la Palotás come danza d’apertura diventó una tradizione verso la fine degli anni ‘40.

Oggigiorno potete guardare danzare la Palotás soprattutto ai balli studenteschi tradizionali delle scuole secondarie che vengono organizzati nell’ultimo anno prima della maturitá. La danza é ancora ballata in abiti di stile ungherese ed alla moda del XIX. secolo.

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